IL GIARDINO SEGRETO
Il Giardino Segreto è uno spettacolo immersivo, sensoriale e sperimentale che coinvolge persone nello spettro autistico e/o neurodivergenti e i/le loro accompagnatori/trici.
Il Giardino Segreto è prima di tutto uno spazio abilitato.
Cosa si intende per spazio abilitato?
Un ambiente di lavoro rilassato, in cui le persone sono libere di essere coinvolte o meno nelle attività secondo i propri ritmi e inclinazioni.
Un luogo dove si libera tempo e spazio per consentire che qualsiasi cosa accada, valorizzando ogni bambino, bambina, ragazzo o ragazza come individuo.
Uno spazio che consente a tutti e tutte di fidarsi dell’istinto e di provare nuovi approcci assumendo rischi calcolati.
Uno spazio è abilitato quando c’è posto per la pazienza: la tranquillità di permettersi di lasciare il tempo necessario affinché tutti e tutte possano sentirsi a proprio agio nell’agire o nel non agire.
Uno spazio abilitato è privo di giudizio, dove non c’è alcuna aspettativa o obiettivo. Un tempo dedicato alla ricerca e alla scoperta di sé, degli altri e dell’ambiente.
Uno spazio flessibile, in cui ci sia una pianificazione attenta, ma al tempo stesso la capacità di deviare dall’agenda in un viaggio di esplorazione libero, per i performer e per i partecipanti.
Infine, lo spazio abilitato è uno spazio di ascolto, gentilezza e armonia, in cui tutti e tutte sono accolti e accolte.
L’ambiente del Giardino Segreto
Il Giardino Segreto è quindi un luogo raccolto, sgombro, pulito e privo di stimoli eccessivi, caratterizzato da un’estetica studiata, fatta di colori chiari e rilassanti, che permette un accesso graduale all’attività proposta nel rispetto dei tempi e delle esigenze di tutti e tutte.
È un luogo progettato partendo dalle caratteristiche e necessità dei partecipanti, evitando frustrazioni e fatiche legate all’adattamento a uno spazio preesistente.
Gli oggetti scenografici compaiono uno per volta, utilizzati prima dalla performer e poi proposti ai partecipanti attraverso il metodo “offer/non offer”, senza obbligo di interazione. I partecipanti decidono, spesso insieme agli accompagnatori, quando, come e per quanto tempo interagire, o semplicemente assistere.
L’oggetto, una volta utilizzato, viene poi rimesso via prima della presentazione del successivo, per rendere la storia chiara e fruibile e per evitare sovrastimolazioni.
Ruolo degli accompagnatori/trici
Gli accompagnatori/trici (educatori, parenti o persone con forte relazione con i partecipanti) sono parte integrante dello spettacolo, rappresentando un medium insieme agli oggetti che la performer utilizza per raggiungere i partecipanti.
Dove possibile, ogni partecipante ha un accompagnatore di riferimento in un rapporto 1:1.
Comunicazione e preparazione
Tutte le azioni sono presentate anche tramite Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA), una scrittura per immagini spesso utilizzata da persone neurodivergenti non verbali.
Prima dell’esperienza:
Agli educatori/genitori vengono inviate tutte le immagini degli oggetti presenti durante la performance.
Viene inviato un breve video dell’attrice che si presenta.
In questo modo, i partecipanti possono sapere in anticipo cosa e chi incontreranno, arrivando più tranquilli e rilassati.
La performer indossa sul costume le fotografie di ciascun partecipante (prese qualche giorno prima), presentandosi con un riconoscimento reciproco:
“Ti aspettavo, questo posto è il tuo posto, sei il benvenuto/a”.
Struttura dello spettacolo
Lo spettacolo è ciclico, con due momenti principali: apertura e chiusura.
Welcome song: all’inizio, l’attrice canta un breve motivo a ciascun partecipante, nominandolo, per dargli il benvenuto.
Goodbye song: alla fine, i partecipanti sono salutati con la stessa melodia, ma parole diverse, per dare attenzione a ciascuno e farlo sentire a proprio agio.
Il Giardino Segreto è prevalentemente non verbale, con l’esplorazione sensoriale che guida la drammaturgia.
Personaggio e narrazione
In un luogo accogliente e raccolto si trova Samay, che inventa modi per fare amicizia:
Ha fatto amicizia con le formiche, le piante, il mare, il cielo e le pietre.
Con il suo “viaggiarmadio” porta le sue invenzioni nel mondo, trovando modi per fare amicizia con chi incontra.
I partecipanti e gli accompagnatori esplorano ambientazioni diverse (animali, piante, mare, cielo e minerali) costruendo mano a mano un proprio kit personale per fare amicizia con l’universo, che Samay consegnerà alla fine dell’esperienza.
Note importanti
La durata dell’esperienza non è fissa, trattandosi di attività immersiva e interattiva.
Il pubblico è invitato a partecipare una seconda volta, a distanza di due giorni, allo stesso orario del primo appuntamento.
COMPAGNIA Artevox Teatro
IDEAZIONE E REGIA Anna Maini
CON Woody Palmieri
Durata: variabile
Età: per tutti
4 novembre alle |10:30|, |16:00|
5 novembre alle |10:30|, |16:00|
Ex Chiesa della Madonna della Vittoria
Via Claudio Monteverdi, 1, 46100 Mantova MNTelefono
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